Nicola Marconi
La storia recente dell’Italtuffi annovera più di una medaglia di legno, ottenuta in condizioni più o meno emozionanti, ma il quarto posto ottenuto questo pomeriggio da Chiara Pellacani nella finale dal trampolino 1 metro ai Campionati Mondiali di Budapest è, nelle parole della stessa interessata, un grande successo e non una cocente delusione; innanzitutto per il modo in cui è arrivato, lottando alla pari con le migliori atlete del mondo, con una serie gara altamente competitiva e senza errori, e poi considerando le atlete salite sul podio: le rappresentanti della scuola cinese e di quella americana, le due migliori al mondo, e una fuoriclasse – la canadese Vallee – in grado di portare una serie gara tra le più difficili che si siano mai viste in campo femminile.
Quarta posizione che la Pellacani ha mantenuto dall’inizio alla fine della gara, eseguendo tutti tuffi sopra i 50 punti, soglia dell’eccellenza: le abbiamo visto eseguire uno dei migliori uno e mezzo rovesciato della sua storia (54 punti), sfruttare al meglio i coefficienti alti (54.60 col doppio e mezzo avanti, addirittura 58.50 con l’avvitamento rovesciato) e, in generale, di aver sfruttato ogni occasione per dare il massimo e provare a insidiare le avversarie. Per lei 269.25 punti, il suo miglior punteggio in una gara internazionale e il secondo miglior score dopo i 275 ottenuti proprio in questa stagione.
Eccellente la cinese Li Yajie, oro con oltre 300 punti, seguita dall’intensissima lotta tra nordamericane: argento per l’americana Sarah Bacon, già una veterana a 25 anni, con 276.65 punti, bronzo con appena cinque centesimi in meno per Mia Vallee, canadese in grado di portare ed eseguire con successo sia il doppio e mezzo ritornato, sia il doppio e mezzo rovesciato, ricordando la miglior Maddison Keeney. Per la Pellacani, adesso, un breve momento di riposo prima della finale del sincro misto con Matteo Santoro.
Nell’altra gara del pomeriggio, medaglia d’oro numero cento per la Cina nella storia dei Mondiali nel Team Event: Bai Yuming e Quan Hongchan (due quindicenni) hanno vinto con 391.40 punti, seguiti dalla sorprendente Francia di Alexis Jandard e Jade Gillet con 358.50 punti e dalla Gran Bretagna di Andrea Spendolini-Sirieix e James Heatly con 357.60 punti. Grandi deluse la Germania, la Malaysia e il Brasile, che hanno sprecato le rispettive occasioni per salire sul podio.
