Si chiude con ben quattro medaglie azzurre la prima giornata del Bolzano Diving Meeting! Chiara Pellacani dal trampolino 3 metri e Andreas Sargent Larsen dalla piattaforma portano a casa due dei loro migliori punteggi e si aggiudicano la vittoria nelle rispettive specialità, dando ottime sensazioni in vista degli Europei in casa del prossimo mese. La soddisfazione dell’Italtuffi è completata dal secondo posto di Riccardo Giovannini sempre nella finale dalla piattaforma e dall’identico piazzamento della coppia del sincro piattaforma formata da Maia Biginelli ed Elettra Neroni.
Sono proprio le atlete del sincro ad aprire il pomeriggio di finali, messe direttamente in competizione con la coppia irlandese formata da Ciara McGing e Tanya Watson. Bene le azzurre sugli obbligatori, con cui avevano ottenuto qualche punto di vantaggio, ma il testa a testa sui liberi ha premiato poi le loro avversarie – in particolare il doppio e mezzo indietro con avvitamento delle irlandesi ha fatto la differenza, valutato ben 67 punti, mentre nessun libero delle italiane ha superato i 61 punti. Oro dunque a Watson e McGing con 272.37 punti, mentre a Biginelli e Neroni va comunque la medaglia d’argento con 261.90 punti.
Nessuna coppia italiana invece nel sincro misto, con Matteo Santoro convocato per gli Europei giovanili e le potenziali riserve non presenti a Bolzano. La Svezia di Emilia Nilsson Garip e Elias Petersen, largamente in testa prima dell’ultimo tuffo, incappa in un tuffo nullo sul doppio e mezzo ritornato e da un oro certo finisce all’ultimo posto. A sorpresa l’oro va dunque alla Nuova Zelanda di Maggie Squire e Frazer Taverner con 242.67 punti; argento alla Norvegia con 229.17 punti, bronzo alla Svizzera con 220.14 punti.
Nella ben più attesa finale femminile dal trampolino “partenza diesel” della Pellacani, con un doppio e mezzo indietro buono, ma non eccellente nell’ ingresso in acqua (54 punti), poi inizia lo show dell’azzurra che esegue quattro tuffi di altissimo livello: buonissimo il doppio e mezzo avanti con avvitamento da 63 punti, ottimo il triplo e mezzo avanti da 71.30, il doppio e mezzo rovesciato che spesso l’ha fatta soffrire ben controllato da 67.50 punti e per chiudere il doppio e mezzo ritornato, dopo il quale deve aspettare non pochi minuti prima di ottenere i 64.50 punti che le danno la medaglia d’oro. Per Pellacani 320.30 punti, una delle migliori prestazioni in carriera, e i complimenti della padrona di casa Tania Cagnotto che l’ha raggiunta in zona mista per congratularsi.
Medaglia d’argento alla svedese Emilia Nilsson Garip, in testa per gran parte della gara e sorpassata dalla Pellacani sul finale, con 318.75 punti, mentre il bronzo va alla “veteranissima” canadese Pamela Ware che avrebbe potuto a sua volta lottare per l’oro, se non fosse stata troppo discontinua: per lei 295.35 punti.
La doppietta azzurra dalla piattaforma si concretizza con percorsi diversi per i due italiani in gara: percorso relativamente netto per Larsen, che ha tenuto un’ottima media per i primi quattro tuffi (oltre 73 a tuffo) e che non si è lasciato scoraggiare né dall’errore sul triplo e mezzo ritornato, né dalle forti raffiche di vento che prima dell’ultimo tuffo – il difficile quadruplo e mezzo avanti – gli hanno portato via l’asciugamano. Nonostante la sua assenza, il tuffo è stato sensazionale – oltre 88 i punti per lui – per un totale di 429.10 punti, punteggio che ha blindato l’oro.
Come per la Pellacani, anche Giovannini ha iniziato con un tuffo incerto – il doppio e mezzo rovesciato – e come lei, ha recuperato tuffo dopo tuffo a colpi di 70-75 punti: la penultima rotazione – il tuffo dalla verticale – sembrava aver spento le speranze per un argento, ma si è ripreso prontamente e con il triplo e mezzo indietro ha superato quota 400 punti (401.50), soffiando al canadese Paul Carson la seconda piazza all’ultimo tuffo.