Si chiudono con un doppio squillo i Campionati Europei giovanili di tuffi di Otopeni, con il miglior bottino mai ottenuto per la nazionale juniores: l’argento di Elisa Pizzini dal trampolino 3 metri e quello di Francesco Casalini dalla piattaforma portano a dodici il totale delle medaglie azzurre, superando la già nutrita collezione dello scorso anno e chiudendo il medagliere in testa alla classifica!
Avevamo anticipato che una delle atlete da cui Pizzini avrebbe dovuto guardarsi sarebbe stata Lotti Hubert, più grande di qualche mese, con un’ottima base di partenza per gli obbligatori e già argento da 1 metro proprio davanti all’azzurra: la tedesca ha saltato veramente bene, al punto da risultare imprendibile senza una gara “fuori scala” da parte dell’azzurra, che non ha granché da rimproverarsi avendo fatto una buona gara: 437.25 i punti per la Hubert, 415.35 quelli per la Pizzini che si è assicurata facilmente la medaglia d’argento. Bronzo alla britannica Evie Smith con 404.85 punti.
Conferma l’undicesima posizione Rebecca Ciancaglini, con 336.20 punti: c’è stato un miglioramento nei suoi liberi ma purtroppo la gara è andata in calando, dopo un inizio abbastanza promettente; peccato perché con una gara regolare avrebbe potuto certamente scalare qualche altra posizione.
Andamento non dissimile nella gara dalla piattaforma, dove Jaden Eikermann (già nella squadra olimpica tedesca lo scorso anno e in quella mondiale a Budapest) ha portato a casa una serie di liberi pressoché perfetta, volando a raccogliere l’oro con 523.15 punti; Francesco Casalini si è assicurato l’argento con 488.40 punti – per lui una buona serie di tuffi con un bel feeling con le rotazioni indietro (ottimi il triplo e mezzo indietro da 79.20 punti, il doppio e mezzo indietro con avvitamento da 67.20 e il doppio e mezzo rovesciato da 63 punti), ma un errore a metà gara sul tuffo dalla verticale gli ha impedito di provare a inseguire attivamente Eikermann. Bronzo per il britannico Robbie Lee con 480.30 punti.
L’Italia chiude in testa al medagliere con sei medaglie d’oro, cinque d’argento e una di bronzo, seguita dall’Ucraina (quattro medaglie d’oro e quattro di bronzo), dalla Gran Bretagna (tre medaglie d’oro, cinque d’argento e cinque di bronzo) e dalla Germania (tre medaglie d’oro, quattro d’argento e tre di bronzo). La classifica prosegue con la Svezia (un oro e due medaglie d’argento), la Spagna (un argento), la Croazia (due bronzi), Irlanda e Finlandia (un bronzo).