Con un comunicato rilasciato ieri pomeriggio, il Comitato etico della FINA ha fatto sapere di aver temporaneamente sospeso il Presidente della Federnuoto Paolo Barelli con effetto immediato; il provvedimento è conseguente a una serie di segnalazioni relative a tre differenti indagini in cui è coinvolto il Presidente della Federazione Italiana Nuoto.
Le accuse di illecito sotto indagine da parte del Comitato etico includono molteplici violazioni dello statuto FINA e del suo codice etico: in attesa delle audizioni, è stato deciso di imporre a Barelli una sospensione temporanea, che gli impedirà di esercitare qualunque funzione o di partecipare a qualunque attività in seno alla FINA, alle federazioni continentali e a quelle nazionali. Ciò comprende anche la FIN, pertanto Barelli non potrà esercitare la sua carica di Presidente della Federazione Italiana Nuoto per l’intera durata della sospensione.
La sospensione resterà in vigore fino alla decisione definitiva a seguito delle indagini da parte del Comitato etico FINA.
Il Comitato etico FINA è l’organo che ha esaminato e deliberato in merito alle vicende di Zhou Jihong, accusata da arbitri della federazione neozelandese di trattamenti preferenziali nei confronti di atleti cinesi. Al termine del procedimento Zhou è stata obbligata a scuse formali e ha perso la possibilità di presenziare a bordo vasca nel corso delle gare internazionali.
Barelli ha replicato attraverso il sito della Federazione Italiana Nuoto: “Ho appreso con grande sorpresa e imbarazzo dal sito web della FINA la mia sospensione provvisoria che preclude l’attività all’interno della FINA stessa e comprende, a loro parere, anche la sospensione provvisoria da presidente della Federazione Italiana Nuoto.
Il mio legale in Svizzera, Etienne Campiche, ha affermato: ‘Questa decisione è surreale su molti aspetti. Non affronta affatto le nostre argomentazioni. Tali argomentazioni erano già state puntualmente fornite su richiesta della FINA. Non è data, inoltre, alcuna spiegazione sul provvedimento della sospensione e ciò calpesta il più elementare diritto al contraddittorio’.
Ritengo che tale procedimento possa essere ispirato da alcuni articoli di giornali, già denunciati per diffamazione, allo scopo di offuscare e sminuire i successi sia organizzativi che sportivi conseguiti in qualità di Presidente della Lega Europea fino all’inizio di quest’anno e di Presidente della Federazione Italiana Nuoto, come mostrato anche nei recenti Campionati Europei Roma 2022.
È anche sospetto il tempo dell’attacco al mio ruolo politico nell’imminenza delle elezioni.
Sono sicuro che anche questa vicenda, come tutte le altre con cui in Italia e all’estero si è cercato di infangarmi, finirà con la piena dimostrazione della mia correttezza”.