Sabato 15 ottobre a Fort Lauderdale l’ex tuffatore australiano Matthew Mitcham è stato introdotto nella International Swimming Hall of Fame, istituto americano che premia gli sportivi acquatici più forti della storia. È il primo tuffatore del suo paese a ricevere questo importante riconoscimento, il secondo se si considera Irina Lashko, che ha ottenuto risultati con diverse nazioni (prima con l’Unione Sovietica e i suoi stati successori, poi con l’Australia).
Mitcham, raro esempio – ai suoi tempi – di tuffatore agonista apertamente omosessuale, è stato premiato per i suoi risultati ai Giochi Olimpici di Beijing 2008, dove ha ottenuto la medaglia d’oro dalla piattaforma in casa dei cinesi e con il record di punti. In carriera anche una medaglia di bronzo ai Mondiali di Roma dal trampolino 1 metro. Il suo esempio ha aperto la strada al coming out di diversi atleti, non solo nel mondo dei tuffi; dopo la sua carriera agonistica, si è speso come attivista per la salute mentale (ha interrotto per un periodo la sua carriera a causa della depressione), mental coach e intrattenitore.
La International Hall of Fame ha premiato finora 78 tuffatori, con una stragrande predominanza di atleti statunitensi (47) e cinesi (13). Due i tuffatori italiani presenti: nella cerimonia del 1981 è stato introdotto Klaus Dibiasi, in quella del 1992 Giorgio Cagnotto.