Sono iniziate questa mattina al vecchio Porto di Doha le gare dalle grandi altezze valide per i Campionati Mondiali 2024, ultimo atto – per quanto riguarda i tuffi – della competizione: le finali femminili si disputeranno domani a partire dalle 9 ora italiana, quelle maschili allo stesso orario giovedì mattina.
Tre gli azzurri in gara: Elisa Cosetti ha chiuso al sesto posto dopo i primi due round, Andrea Barnaba e Davide Baraldi sono rispettivamente undicesimo e dodicesimo.
Si classifica provvisoriamente sesta, con 135.20 punti, Elisa Cosetti, che ha eseguito un ottimo obbligatorio (rovesciato nelle tre posizioni, 61.10) e si è ben difesa con il triplo ritornato con mezzo avvitamento (74.10 punti), con cui è riuscita a difendere un piazzamento più che prestigioso e addirittura non lontano dal terzo gradino del podio: a guidare il gruppetto di atlete in lotta per il bronzo – potenzialmente una decina – c’è la veterana canadese Jessica Macaulay, con 141.05 punti, appena sei più dell’azzurra. Sognare non costa nulla!
Per le prime due medaglie si ripropone invece classica sfida degli ultimi due anni tra Australia e Canada: Molly Carlson, quest’oggi autrice di una gara pressoché perfetta, guida la classifica parziale con 168.90 punti e quasi 15 di vantaggio sulla campionessa in carica Rhiannan Iffland, seconda con 154.40 punti, che dalla sua ha una grande esperienza.
Sono invece undicesimo e dodicesimo, poco sopra la metà della classifica, i due azzurri della gara maschile, Andrea Barnaba (162.80 punti) e Davide Baraldi (148.80 punti) dopo i primi due round: la differenza nel piazzamento l’ha fatta il tuffo obbligatorio, il doppio rovesciato con avvitamento, riuscito meglio a Barnaba (64.40 punti) che a Baraldi (50.40 punti), perché invece sul tuffo libero a loro disposizione – triplo indietro con due avvitamenti per il triestino, quadruplo avanti con mezzo avvitamento per il milanese – hanno ottenuto l’identico punteggio di 98.40. Nessun obiettivo realistico di medaglia per i due italiani, in una gara con tanti atleti ben più forti ed esperti, bensì quello di migliorarsi rispetto alle uscite dello scorso anno in Coppa del Mondo e ai Mondiali.
A sorpresa in testa alla classifica il campionissimo Gary Hunt, che nonostante sia prossimo ai 40 anni e nel corso dell’ultima stagione si sia concentrato sulla gara olimpica del sincro piattaforma da 10 metri, guida il gruppone con 205.45 punti e uno scarto che, seppur non enorme, può avvantaggiarlo in finale, quando porterà un tuffo con coefficiente più basso rispetto ai più giovani avversari.
Dietro Hunt guidano gli inseguitori il britannico Aidan Heslop con 186.45 punti e il romeno Catalin Preda con 180.70 punti. Il campione in carica Constantin Popovici, che si è aggiudicato anche le World Series 2023 il mese scorso, è al momento al nono posto dopo due tuffi lontani dal suo “standard”.