Tanti buoni piazzamenti per gli azzurri impegnati nelle finali dell’ultima giornata di gare a Berlino per la seconda tappa della World Aquatics Diving World Cup. Quarto posto per il sincro trampolino Pellacani-Bertocchi, ottavi Giovannini-Larsen dalla piattaforma; in finale individuale da 10 metri Sarah Jodoin di Maria è sesta, Maia Biginelli nona; dal trampolino Lorenzo Marsaglia è dodicesimo.
Ad aprire la lunga giornata di gare a Berlino il sincro trampolino femminile: Chiara Pellacani ed Elena Bertocchi, complici anche i pochissimi allenamenti insieme – la prima si è divisa tra Miami e Roma per questi primi mesi della stagione – non sono riuscite ad essere competitive per le medaglie, anche se non ci sono andate troppo lontano e non hanno commesso errori: hanno perso sistematicamente due o tre punti per tuffo, ottenendo la quarta posizione con 282.48 punti.
Con le cinesi non in gara (Chang Yani non ha preso parte alla spedizione a Berlino) è oro per gli Stati Uniti (Sarah Bacon, Kassidy Cook) con 303.21 punti, seguiti dall’Australia (Maddison Keeney, Anabelle Smith), argento con 296.73 punti, e dalla Gran Bretagna (Yasmin Harper, Scarlett Mew Yensen), bronzo con 295.59 punti.
A seguire l’ultima finale sincronizzata, quella maschile dalla piattaforma: discreta la prova di Riccardo Giovannini e Andreas Sargent Larsen, senza gravi errori e con un buon doppio e mezzo indietro con avvitamento da oltre 71 punti, ma è mancata quella qualità per provare a superare almeno le coppie, come quella austriaca e quella ucraina, che erano alla pari almeno per coefficienti. Per loro l’ottavo posto per 349.83 punti.
Oro alla Gran Bretagna, trascinata da un Tom Daley in ottima forma in coppia con Noah Williams: per loro 465 punti netti, contro i 408.99 del Canada (Rylan Wiens, Nathan Zsombor-Murray) e i 402.57 dell’Australia (Cassiel Rousseau, Domonic Bedggood), che completano un podio a trazione Commonwealth.
Un solo azzurro, Lorenzo Marsaglia, nella finale maschile dal trampolino, prima delle due finali individuali di questo pomeriggio. Dopo una prima metà di gara discreta, è andato purtroppo calando nella seconda parte, sporcando il triplo e mezzo rovesciato e sbagliando sia il triplo e mezzo ritornato, sia il quadruplo e mezzo avanti: con 341.85 punti si ferma purtroppo al dodicesimo posto.
Dietro Wang Zongyuan (Cina) che vola con 505.90 punti e Osmar Olvera Ibarra (Messico), argento con 476.70 punti, è successo veramente di tutto: tra gli errori di Moritz Wesemann già alla seconda rotazione, di Jiuyuan Zheng alla terza, di Jack Laugher alla quarta e di Daniel Goodfellow alla quinta, Lars Ruediger (Germania) porta a casa la gara perfetta e con 463.20 punti conquista il bronzo che fa festeggiare i tedeschi.
A chiudere la manifestazione l’ultima finale individuale, quella femminile dalla piattaforma, che ha visto una buona prova da parte di entrambe le azzurre in gara. Percorso netto per Sarah Jodoin di Maria, che supera nuovamente e nettamente la soglia psicologica dei trecento punti, chiudendo al sesto posto con 312.85 punti; un errore sul triplo e mezzo ritornato per Maia Biginelli, apparsa però molto meglio rispetto all’eliminatoria e alla tappa di Montreal: per lei il nono posto con 291.60 punti.
Quan Hongchan (Cina) vince facilmente l’oro con 432.80 punti, mentre la lotta per l’argento è stata particolarmente vivace: Andrea Spendolini Sirieix (Gran Bretagna) fatica parecchio per restare davanti a Caeli McKay (Canada), prevalendo per soli otto punti: 339.10 per la britannica, 331.30 per la canadese.