La seconda giornata di gare a Belgrado per i Campionati Europei degli sport acquatici vedeva due azzurre in gara, Elettra Neroni e Matilde Borello, entrambe all’esordio in nazionale per una manifestazione continentale, per la finale dal trampolino 1 metro. Purtroppo la tensione ha avuto la meglio su entrambe e, nonostante una gara in cui non sono mancati né gli errori, né i tuffi nulli, non sono riuscite a esprimersi al meglio: sesto posto per la Borello, dodicesimo per la Neroni. Domani non ci saranno azzurri in gara.
Gara molto nervosa per le due azzurre che hanno ceduto alla pressione della loro prima finale europea: tra le due si è espressa meglio Matilde Borello, che ha iniziato e finito bene con due ottimi tuffi – l’uno e mezzo ritornato carpiato e il doppio e mezzo avanti carpiato – ma che si è “persa” nella parte centrale della gara con le rotazioni indietro e e specialmente sull’uno e mezzo rovesciato. Per lei un sesto posto tutto sommato buono con 214.35 punti, a poco meno di una ventina di punti dall’argento e dal bronzo.
La gara di Elettra Neroni è stata invece condizionata da lodevole tentativo, non ripagato: dopo l’eliminatoria ha cambiato l’uno e mezzo rovesciato carpiato con il doppio e mezzo rovesciato raggruppato, un tuffo ambizioso che ha aggiunto da poco al suo “arsenale”. Purtroppo ha preso male la tavola, arrivando sbilanciata in punta e fallendo anche nel tentativo di fermarsi: zero punti e possibilità di medaglia – e di piazzamento onorevole – compromesse già a metà gara. Il successivo doppio e mezzo avanti carpiato, su cui ha commesso l’errore opposto regalando molti centimetri di tavola, l’ha poi relegata al dodicesimo posto con 170.75 punti. Un’occasione persa vista l’ottima prova del mattino, ma sia lei che la Borello avranno possibilità di rifarsi con le gare da 3 metri, sia individuale che sincronizzata.
In questa finale costellata di errori da parte di tutte le finaliste è emersa la regolarità della svedese Elna Widerstroem, che con 250.25 punti si è messa al collo con tranquillità la medaglia d’oro: la Svezia, che piazza anche l’altra atleta Emilia Nilsson-Garip sul podio, torna sul gradino più alto della gara da 1 metro ben dodici anni dopo la leggendaria Anna Lindberg.
Argento altrettanto storico per la Polonia, con Aleksandra Blazowska che ottiene con 231.35 punti la prima medaglia europea di sempre per una tuffatrice polacca e la seconda medaglia in assoluto dopo il bronzo di Jerzy Kowalewski dalla piattaforma nel 1966, mentre alla Nilsson-Garip, la favorita ma a sua volta non esente da errori, va il bronzo con 230.15 punti.
Nell’altra finale di oggi, quella sincronizzata mista dalla piattaforma, c’erano soltanto quattro coppie in gara – nessuna italiana. Secondo oro per la Spagna, con Valeria Antolino e Carlos Camacho (già protagonisti ieri nell’exploit della gara a squadre) che vincono con 274.50 punti; argento alla Germania di Carolina Coordes e Tom Waldsteiner con 266.34 punti, mentre è soltanto terza l’Ucraina, per Kseniia Bailo e Marko Barsukov 256.02 punti.