La quinta giornata di gare ai Campionati Europei juniores di Rzeszow si chiude con le medaglie numero cinque e sei – e con due “legni” – per la nazionale italiana giovanile: Matteo Santoro conquista il terzo oro consecutivo in tre giorni e chiude nel migliore dei modi il suo ultimo Europeo giovanile confermandosi campione continentale anche dal trampolino 3 metri; quarto posto in rimonta per Valerio Mosca, che va vicino alla doppietta. Nella finale femminile da 1 metro Rebecca Ciancaglini ottiene la medaglia d’argento, con Giorgia De Sanctis a sua volta quarta e fuori dal podio per un punto e mezzo.
Domani terminano le gare della categoria B: torneranno in vasca per l’ultima gara Davide Barberi, Marco Valenti, Viola Bellato e Marianna Cannone, oltre a Ciancaglini e De Sanctis per la gara sincro dal trampolino.
Finale femminile dal metro decisamente “thrilling”, con cinque atlete in sei punti e tanti stravolgimenti all’ultimo tuffo: dopo il secondo posto di questa mattina, Rebecca Ciancaglini parte molto bene con le rotazioni avanti andando sopra i 50 punti sia con l’uno e mezzo ritornato, sia con il doppio e mezzo avanti, ma è troppo abbondante sull’uno e mezzo rovesciato ed è costretta a cedere la prima piazza all’ucraina Diana Karnafel, che si aggiudica l’oro con 368.35 punti, tre più dell’azzurra. La Ciancaglini tiene duro ed esegue un buon avvitamento rovesciato, difendendo l’argento dall’assalto delle sue avversarie e piazzandosi seconda con 365.35 punti.
Buonissima prova anche per Giorgia De Sanctis, che però non riesce a salire sul podio per appena un punto e mezzo, quello perso sull’obbligatorio rovesciato di questa mattina: questo pomeriggio non ha commesso errori e anzi ha chiuso con uno splendido uno e mezzo ritornato da 56.40 punti, che però non è bastato per superare Emily Steinhagen: bronzo alla tedesca con 364.70 punti, quarto posto per l’azzurra con 363.20 punti.
La finale maschile da 3 metri (orfana del britannico Willcox, ritiratosi dopo l’eliminatoria nonostante la qualificazione) si è chiusa, per quanto riguarda la lotta per l’oro, già alla seconda serie di tuffi. Matteo Santoro ha sfruttato al meglio i suoi coefficienti altissimi, eseguendone tre di livello così elevato da non lasciare più speranze di rimonta già ben prima di metà gara: tutti 8 e 81.60 punti per il doppio e mezzo con due avvitamenti, due 8.5 e un 8 – e 95 punti! – per il quadruplo e mezzo avanti, due 8 e un 7.5 e 82.25 punti per il triplo e mezzo rovesciato! Si è potuto “concedere” due sbavature nei due tuffi conclusivi, il triplo e mezzo ritornato e il doppio e mezzo indietro, ma il risultato era ormai acquisito: il suo terzo oro personale arriva con 585.55 punti.
Quarto posto per l’altro azzurro in gara, Valerio Mosca, poco incisivo sul doppio e mezzo indietro ma autore a sua volta di una buona gara, terminata a una decina di punti dal podio – punti che, come nel caso della De Sanctis, sono mancati non questo pomeriggio ma negli obbligatori mattutini. Sugli altri liberi è stato particolarmente regolare, tenendo una media fissa del 7.5, e chiudendo a 533.55 punti.
Sul podio con Santoro salgono l’ucraino Kyrylo Azarov, l’ultimo a “mollare” l’inseguimento, con 550.75 punti, e il norvegese Isak Borslien, con 543 punti netti.