La spedizione azzurra a Rzeszow per i Campionati Europei giovanili di tuffi si chiude con un doppio bronzo nell’ultima giornata di gare! Dal trampolino 3 metri Giorgia De Sanctis e dalla piattaforma Simone Conte agguantano il terzo gradino del podio vincendo il doppio derby con gli altri due azzurri e con la Germania; Raffaele Pelligra è quarto per pochi centesimi, Rebecca Ciancaglini sesta per una manciata di punti.
L’Italia chiude al terzo posto nel medagliere con nove successi, dietro a Ucraina e Germania ma davanti alla Gran Bretagna.
Buona la prova di Giorgia De Sanctis, che si migliora marginalmente rispetto al mattino, in particolare sul doppio e mezzo indietro che questa mattina le aveva portato qualche problema: il resto della sua prestazione è stato di un bel livello ed è riuscita a tenere dietro le due atlete tedesche e la sua compagna di squadra, assicurandosi la medaglia di bronzo con 419.45 punti.
Conclude invece al sesto posto Rebecca Ciancaglini, migliorando la sua posizione dall’eliminatoria; per l’azzurra una prova positiva, con due buoni tuffi (doppio e mezzo avanti e doppio e mezzo rovesciato) mentre agli altri due, pur senza commettere gravi errori, è mancato qualche dettaglio – e qualche punto – utile per provare a lottare a sua volta per il bronzo: chiude a 411.75 punti.
Trionfa con 445.55 punti Signe Stahl, che porta anche la Svezia nel medagliere di questa edizione, mentre la seconda piazza va all’ucraina Diana Karnafel con 434.85 punti.
La finale maschile dalla piattaforma, come è spesso successo negli ultimi anni, è stata di livello piuttosto alto, con i due atleti dell’Ucraina, i due della Germania, il britannico Fisher-Eames e i due azzurri Simone Conte e Raffaele Pelligra a competere per le medaglie: il gruppo si è ben presto ridotto a cinque con gli errori di Axer e Fisher-Eames, ma non per questo sono mancati i tuffi spettacolari!
I due azzurri hanno gareggiato piuttosto bene, restando fino all’ultimo tuffo in lotta con Ole Roesler almeno per il terzo gradino del podio: ogni piccolo dettaglio (come il triplo e mezzo avanti di Pelligra o il triplo e mezzo indietro di Conte, non sbagliati ma neanche precisi) è stato fatale per le altre due medaglie, dato che il duo ucraino quest’oggi si è dimostrato semplicemente imprendibile, con Danylo Avanesov che chiude nel migliore dei modi la carriera juniores continentale vincendo l’oro con 543.65 punti e Marko Barsukov, di un anno più giovane, argento con 536.55 punti.
Alla fine i due azzurri si sono giocati la medaglia proprio all’ultimo tuffo, con Simone Conte che ha prevalso per appena 90 centesimi di punto: 502.45 il punteggio di Conte, che guadagna terzo posto e medaglia di bronzo, 501.55 quello di Pelligra, che chiude al quarto posto.
L’Italia chiude a quota nove medaglie: l’oro vinto da Matteo Santoro e Valerio Mosca nel sincro trampolino e altre due medaglie d’oro di Matteo Santoro dai trampolini 1 e 3 metri; l’argento di Raffaele Pelligra e Simone Conte nel sincro piattaforma, quello di Rebecca Ciancaglini e Giorgia De Sanctis nel sincro trampolino, l’argento individuale di Davide Barberi dalla piattaforma e quello di Rebecca Ciancaglini dal trampolino 1 metro; infine, il bronzo di Simone Conte dalla piattaforma e Giorgia De Sanctis dal trampolino 3 metri di cui vi abbiamo parlato oggi.
Nel medagliere le “big 4” si sono accaparrate 45 delle 51 medaglie in palio: in testa c’è l’Ucraina con sei medaglie d’oro, nove d’argento e due di bronzo, seguita dalla Germania con quattro medaglie d’oro, una d’argento e cinque di bronzo, e dall’Italia con tre medaglie d’oro, quattro d’argento e due di bronzo. Quarto posto per la Gran Bretagna con due medaglie d’oro, tre d’argento e quattro di bronzo.
Una medaglia d’oro a testa per Spagna e Svezia, appaiate al quinto posto, mentre Bulgaria, Croazia, Norvegia e Svizzera chiudono con un bronzo ciascuna.
Gli azzurrini torneranno a gareggiare già il prossimo weekend per i Campionati di Categoria estivi, mentre la nazionale juniores sarà di scena a cavallo tra novembre e dicembre per i Mondiali giovanili a Rio de Janeiro, nella piscina delle Olimpiadi 2012.