Arriva anche la seconda, pesantissima medaglia ai Campionati Europei giovanili di Rzeszow: Matteo Santoro rispetta i pronostici e stravince la gara dal trampolino 1 metro, conquistando il primo oro per l’Italia in questi Europei e riprendendosi il titolo vinto due anni fa a Otopeni! Quinto posto per Valerio Mosca, così come per Irene Pesce dalla piattaforma, con Matilde Marzetti settima.
Domani eliminatorie Ragazzi con il ritorno di Barberi, Bellato e Valenti e l’esordio di Marianna Cannone, nel pomeriggio anche la finale sincro con Mosca e Santoro.
Finale maschile dal trampolino di 1 metro A (Juniores) di alto livello con almeno sei o sette pretendenti per le medaglie, ma con un dominatore assoluto: Matteo Santoro ha continuato da dove si era fermato questa mattina, continuando a tenere una media altissima nei suoi tuffi e insostenibile per chiunque altro. I primi tre liberi (doppio e mezzo avanti con avvitamento, triplo e mezzo avanti carpiato e doppio e mezzo rovesciato) tutti intorno o sopra i 70 punti hanno “ammazzato” la gara, al punto che Santoro era già certo della medaglia d’argento ancora prima di eseguire l’ultimo tuffo, avendo bisogno di “soli” sei punti per aggiudicarsi la medaglia d’oro, arrivato poi con l’ottimo punteggio di 530.25 punti. Per Santoro è l’undicesima medaglia europea juniores in carriera, un bottino notevolissimo che può ancora aumentare con le due gare ancora a disposizione nei prossimi giorni.
Si classifica quinto con 459.55 l’altro azzurro in gara, Valerio Mosca: anche per lui una gara in linea con quella della mattina, ma con un errore in più – quello sul triplo e mezzo avanti, un tuffo solitamente a lui abbastanza congeniale – che gli ha fatto perdere una ventina di punti e conseguentemente la possibilità di lottare per le medaglie. Come Santoro, anche lui ha due gare nei prossimi due giorni, e potrà rifarsi immediatamente.
Alle spalle di Santoro la lotta è stata decisamente accesa: il campione in carica della specialità, il croato Matej Nevescanin, si è fermato ai piedi del podio, a otto punti dalle medaglie. L’argento è andato al britannico Noah Penman con 491.90 punti, il bronzo all’ucraino Maksim Mirza con 489.85 punti
Qualche rimpianto per la finale femminile A (Juniores) dalla piattaforma, con Irene Pesce che commette alcune imprecisioni e finisce per mancare il podio per appena tre punti, concludendo al quinto posto. Un ottimo inizio per lei con il triplo e mezzo avanti da 58.50 punti, ma è apparsa poco sicura sugli altri tuffi e le esecuzioni ne hanno risentito: non è riuscita a distendersi appieno sul triplo e mezzo ritornato e l’entrata del doppio indietro dalla verticale con avvitamento è stata scarsa. Per lei, all’ultima gara giovanile continentale (ha compiuto diciotto anni dieci giorni fa) 355.55 punti.
Settimo posto per l’altra azzurra in gara, Matilde Marzetti, al suo esordio nella categoria juniores: ciò che poteva fare era eseguire il meglio possibile i suoi tuffi e approfittare degli errori altrui e in effetti così è stato, perché non ha commesso errori di rilievo, anche se ha ampi margini di miglioramento. Anche lei chiude il suo Europeo totalizzando 327.50 punti.
Primo oro anche per la Spagna con Ana Carvajal San Miguel, che aveva già sorpreso il mondo lo scorso anno strappando un ottavo posto in finale mondiale e quindi il pass olimpico, e che oggi trionfa con 419.95 punti. Alle sue spalle doppietta britannica, con l’argento di Maisie Bond a quota 382.65 punti e il bronzo di Hannah Newbrook a 358.80 punti.