Si conclude con il quarto posto, e con qualche piccolo rimpianto, l’eccellente Olimpiade di Chiara Pellacani: nella finale femminile dal trampolino di 3 metri a Parigi 2024 la ventunenne romana, alla sua prima finale individuale ai Giochi, arriva a poco più di nove punti dal podio, dopo una rimonta emozionante.
Domani chiusura delle gare di tuffi con semifinale (alle 10) e finale (alle 15) della piattaforma, con la speranza di poter vedere in entrambe le occasioni gli azzurri Riccardo Giovannini e Andreas Sargent Larsen.
Finale molto tesa, con quasi tutte le atlete che commettono uno o più errori, compresa la cinese Chang Yani che per le prime due rotazioni è addirittura nelle ultime posizioni; anche Chiara Pellacani non è precisa nel primo tuffo, il doppio e mezzo indietro carpiato (52.50 i punti), eseguito molto meglio nella semifinale di ieri, ed è costretta a una rimonta dall’undicesimo posto nella prima rotazione.
Rimonta che procede nel corso della gara, con quattro ottimi tuffi, tutti sopra i 63 punti: con il doppio e mezzo avanti con un avvitamento è nona (63 punti), con il triplo e mezzo avanti carpiato (65.10 punti) risale al sesto posto, e con uno splendido doppio e mezzo rovesciato carpiato – uno dei migliori della sua carriera – arriva fino al quarto posto prima dell’ultimo tuffo.
La scalata vertiginosa purtroppo si ferma proprio a questo punto: il doppio e mezzo ritornato carpiato di Chiara è molto buono, ma 63 punti non bastano per avvicinare le tuffatrici di testa, che sfoderano i loro tuffi migliori.
309.60 il punteggio della Pellacani, che le vale il secondo quarto posto di questa Olimpiade, dopo quello nel sincro e con un distacco molto simile dal bronzo.
Per lei è la seconda “medaglia di legno” dopo quella del sincro con Elena Bertocchi, un risultato che richiama quello di Tania Cagnotto alle Olimpiadi di Londra 2012: anche per lei ci fu un doppio quarto posto, sebbene in circostanze del tutto diverse (Tania era nel pieno della carriera) e decisamente più amare (un distacco minimo).
Per la giovane romana comuque un risultato prestigiosissimo, che la colloca tra le migliori tuffatrici del panorama internazionale; un risultato di cui andare fieri e che deve essere considerato come un nuovo punto di inizio di una lunga carriera.
Il tempo è sempre galantuomo.
Vola Chen Yiwen, che porta il settimo oro alla Cina con 376 punti netti, ma svetta per la medaglia d’argento l’australiana Maddison Keeney, autrice della gara perfetta, coronata da un doppio e mezzo avanti con due avvitamenti (tuffo molto difficile, da 3.5 di coefficiente di difficoltà) da quasi 80 punti; nulla può la rimonta di Chang Yani, che si ferma alla medaglia di bronzo con 318.75 punti.
Grande Chiara! Pensa che su RaiSport Bizzotto, che è di Bolzano, l’ha chiamata due volte “Tania”, la seconda scusandosi per il “lapsus freudiano”. Speriamo che sia di buon auspicio!