Si conclude in anticipo di qualche ora la spedizione azzurra per i tuffi ai Giochi Olimpici di Parigi 2024: l’esordio olimpico dei due tuffatori italiani dalla piattaforma si ferma infatti in semifinale, con Riccardo Giovannini tredicesimo e primo degli esclusi, beffato per appena 25 centesimi, e l’italo-danese Andreas Sargent Larsen che si ferma al quindicesimo posto in una semifinale generalmente sottotono e con una soglia di qualificazione abbordabile.
La finale sarĂ alle ore 15.
Gara abbastanza regolare per i due azzurri, con Andreas Sargent Larsen che tiene una buona media, con tutti i tuffi tra i 60 e i 70 punti, ma cui manca il “guizzo” per sfondare la quota dei 401 punti – la soglia, in veritĂ un po’ bassa, per la qualificazione alla finale di questa edizione – e mettersi al sicuro. Solo al quinto tuffo, il triplo e mezzo ritornato raggruppato da 68.80 punti, riesce a entrare momentaneamente tra i primi dodici, ma chiudere con il “semplice” triplo e mezzo avanti carpiato, che porta un coefficiente relativamente basso, gli ha fatto inevitabilmente perdere terreno e quindi il passaggio del turno. Peccato perchĂ© Larsen ha nel proprio arsenale anche il quadruplo e mezzo avanti raggruppato, e schierarlo in questa gara avrebbe forse potuto aiutarlo. Per lui il quindicesimo posto con 394.15 punti, a meno di sette punti dalla qualifica.
Leggermente migliore la gara di Riccardo Giovannini, che ha aperto e chiuso la gara con due ottimi tuffi (il doppio e mezzo indietro con un avvitamento da 76.80 punti e il triplo e mezzo indietro raggruppato con 77.55 punti), ma che alla fine è rimasto fuori per mezzo voto in meno rispetto al britannico Noah Williams: soltanto 25 i centesimi che lo separano dalla dodicesima posizione, mentre Giovannini è tredicesimo – e quindi primo degli esclusi – con 400.65 punti.
Sicuramente anche lui ha qualche rimpianto, in particolare sul triplo e mezzo ritornato raggruppato non al meglio, ma il distacco è così minimo da avere il sapore della beffa, vista anche la votazione troppo generosa riservata al brittannico sul suo quadruplo e mezzo avanti, molto sbagliato.
Alle spalle dei due cinesi – Cao Yuan primo con 504 punti e Yang Hao secondo con 490.55 punti – c’è ancora il giapponese Tamai Rikuto, con 477 punti netti. Qualificati anche l’australiano Cassiel Rousseau, i canadesi Rylan Wiens e Nathan Zsombor Murray, i britannici Kyle Kothari e Noah Williams, i messicani Kevin Berlin e Randall Willars, il tedesco Timo Barthel e l’ucraino Oleksii Sereda: un parterre di stelle per una finale che, speriamo, sia all’altezza di quelle delle ultime edizioni.