Con un breve annuncio qualche giorno fa, la federazione britannica ha annunciato che Jane Figueiredo, uno dei suoi volti più rappresentativi dell’ultima decade, ha lasciato la squadra nazionale della Gran Bretagna, subito dopo la Winter Cup di Sheffield conclusasi nel primo weekend di febbraio. (Foto Aquatics GB)
Jane Figueiredo ha una storia che si dipana in ben cinque nazioni: ha rappresentato lo Zimbabwe, sua nazione d’origine, ai Campionati Mondiali 1982, passando al Portogallo per i Giochi Olimpici di Los Angeles 1984 e ai Mondiali del 1986. Dal 1990 ha iniziato la sua carriera da allenatrice, e per ben 14 anni è stata head coach dell’università di Houston, Stati Uniti, con un breve intervallo da doppio incarico: nel 1996 come assistant coach per la nazionale della Gran Bretagna, dal 2000 al 2004 per la nazionale della Russia.
Direttrice dell’Aquatics GB Performance Centre – il centro federale di Londra – e head coach della nazionale britannica fin dal 2013, Jane Figueiredo, 61 anni da poco compiuti, ha contribuito a rendere la Gran Bretagna una nazionale inarrestabile dei tuffi, la migliore dopo quella cinese. Nelle tre edizioni dei Giochi Olimpici la nazionale da lei guidata si è aggiudicata otto medaglie olimpiche, tra cui le pesantissime medaglie di Tom Daley (bronzo nel 2016, oro nel 2020 e argento nel 2024 nel sincro piattaforma), Noah Williams e Scarlett Mew Jensen; a queste si aggiungono le innumerevoli medaglie mondiali (sette nel solo 2024) e nelle altre competizioni internazionali.
Figueiredo è inoltre un’eccellente figura di riferimento a favore dei giovani – anche la nazionale giovanile è una potenza internazionale e continua a sfornare talenti con i suoi programmi di élite – e delle donne, con il suo programma per allenatrici partito nel 2021.
Lo scorso novembre, a riconoscimento del suo luminoso percorso da allenatrice, ha ricevuto la più alta onorificenza possibile dal Comitato Olimpico Internazionale, il Coaches Lifetime Achievement Award, premio alla carriera. In quella occasione, il presidente del Comitato Olimpico Bach aveva detto, “celebriamo un’allenatrice che ha fatto tutto quanto possibile, nelle proprie capacità, per assistere i propri atleti sul lato sportivo e in quello personale, supportandoli nel corso del loro viaggio olimpico. Jane Figueiredo ha dimostrato una dedizione incrollabile, ispirando numerosi atleti a raggiungere il proprio pieno potenziale. La sua passione per l’allenamento non ha prodotto soltanto campioni, ma ha generato un’eredità nel suo sport che resterà nel tempo.”
“È un momento importante per me dal punto di vista personale, e la mia è esclusivamente una decisione personale: non sono stanca di allenare o del mio posto di lavoro, ma voglio mettere la mia persona al primo posto, prendermi cura di me stessa e assicurarmi di trascorrere del tempo con i miei cari. Guarderò i tuffi da fuori, cercando di godermeli come spettatrice, anche se so che sarà strano!” sono le parole di commiato di Figueiredo. “È stato un viaggio bellissimo, ho avuto persone davvero incredibili con cui lavorare e quelle persone sono state a loro volta incredibili nei miei confronti, di grande supporto, e le amerò e mi mancheranno tutte. Il mio non è un addio, è solo un ‘ci vediamo più tardi!’
Il direttore di Aquatics GB, Alexei Evangulov, ha dichiarato: “Non riesco a ricordare nessun altro allenatore di livello olimpico con una carriera così ricca e soddisfacente come quella di Jane. Il suo impatto nella storia dei tuffi britannici non può essere trascurato: abbiamo una connessione che va al di là del lavoro, un’amicizia affettuosa e di lunga data, e le auguro il meglio per il suo futuro.”